Perché ho deciso di diventare una doula? Perché da sempre mi affascina il periodo che va dalla gravidanza, al parto e al puerperio, tant’è che avrei voluto diventare ostetrica. Da quando ho scoperto la doula, ho saputo istintivamente di aver trovato il ruolo che più mi si addice: Non un ruolo medico-sanitario, ma quello di stare semplicemente accanto alle donne e alle loro famiglie per far sì che potessero avere l’esperienza e il ricordo più belli possibili di questo periodo intenso, denso di sensazioni ed emozioni, magari mai provati prima, ma trasformativo e meraviglioso. I cambiamenti fanno paura, quando aspetti un bambino non sai come sarà il “dopo”, ed è questo il mio ruolo, quello di “preparare la strada” affinché questo cambiamento avvenga nel modo più dolce possibile. Cerco di essere un ponte tra il “prima” e il “dopo”, tra la gravidanza e il puerperio. Entro nelle vite e nelle storie delle persone in punta dei piedi, ben consapevole che la mia presenza possa cambiare le regole in gioco. Mi prendo cura delle donne e delle famiglie che seguo, mi vedo come una sorta di “Mary Poppins”, sempre pronta a far fronte a qualsiasi bisogno ed esigenza.
Le doule per me sono “coccole”, cercano in tutti i modi di far stare bene la (futura) mamma. Prima si parte dal bisogno, che è diverso da donna a donna, e rende piuttosto difficile spiegare a parole cosa fa veramente la doula. Lei si mette a disposizione, è presente, è una figura socio-culturale che copre un vuoto nella società. Mai come nel dopo parto le donne si sentono sole, anche se hanno tutti i familiari attorno. La doula però non è emotivamente coinvolta nel cambiamento che avviene nella famiglia, perciò ha uno sguardo diverso dai familiari e parenti. La sua presenza non è mai giudicante, sostiene le scelte della famiglia, anche se vanno contro la sua filosofia di vita. Perché ha una fiducia “innata” che qualsiasi cosa la mamma scelga per il suo bambino, è la cosa più giusta per lei. La doula offre orientamento, perché mai come oggi la donna in gravidanza viene sommersa da informazioni (non richieste) e consigli (non graditi).
Una persona che ti offre il suo tempo e un orecchio sempre aperto – chi non ha bisogno di questo nei tempi che corrono? Appunto. Allora lasciati coccolare dalla doula che ti prepara una tisana fumante, che ti cucina il tuo piatto preferito, che porta il tuo neonato a spasso mentre ti fai la doccia oppure riposi, che gioca con i fratelli più grandi mentre tu allatti il piccolino con calma.
Con la relazione che si instaura durante la gravidanza, la doula conosce sempre di più i bisogni della (futura) mamma e può essere un ideale “compagno di viaggio” proprio anche durante il parto, quando la partoriente si trova in un posto che non conosce e che nella maggior parte dei casi non ha mai visto prima (la sala parto) con persone che vede per la prima volta in vita sua (gli operatori sanitari). La doula è quell’ancora nella tempesta, quel viso familiare con cui ti sei preparata mentalmente al grande traguardo.
O come dice la mia metafora:
La Doula è come una barca vela con la donna incinta al timone. La donna decide il percorso del suo viaggio, dalla gravidanza al dopo parto, anche attraversando acque movimentate, sempre essendo consapevole che la Doula la sostiene e l’aiuta, offrendole spazio e la possibilità di appoggiarsi e trovare rifugio nei momenti di tempesta.
E tu, hai già scelto la tua doula?
Comments